Quando si pensa ai libri e a coloro che provano un amore profondo per la lettura e la letteratura si associa tutto alla pace, alla tranquillità, all'apertura verso gli altri e all'abbandono di tutte le forme di egoismo e di mania del possesso. Beh, in realtà non è proprio così.
Come afferma Antonio Castronuovo autore, per Sellerio editore, del Dizionario del bibliomane: "Questo libro racconta una nutrita serie di fatti inerenti all'amore per i libri, e tutti comprovano che si tratta di un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie".
Uomo ironico ed estremamente colto, Antonio Castronuovo ci farà scoprire le manie, le fobie, le fissazioni che accomunano gli accumulatori di libri, siano essi collezionisti, bibliomani, bibliofili o addirittura bibliofolli. Scorrendo queste pagine vi divertirete, resterete inorriditi o esterrefatti dinanzi ad episodi che vi mostreranno a cosa può portare l'amore per i libri o il desiderio di possederli.
Il paradosso di questo volume è che le fonti a cui attinge Castronuovo, per descrivere dettagliatamente vizi e virtù degli accumulatori librari, fanno parte della sua biblioteca personale, frutto essa stessa di accumulo seriale di libri. Non avrebbe potuto prendere in prestito i libri? Assolutamente no! "Il bibliofilo deve imparare presto a essere solamente e compiutamente egocentrico".
Io, ahimè, l'ho scoperto a mie spese.
Al di là dell'ironia, Antonio Castronuovo, come sempre, è, con i suoi testi, un insegnante piacevole, che affronta con levità tematiche che non sono affatto lievi, che con le sue parole ci spinge a sapere, a scoprire ancora di più. A me, ancora una volta, ha dato la certezza, da accumulatrice di libri, di non essere sola, ma di avere tanti, tantissimi compagni di follie.
Quale uomo di genio su questa Terra non si è lasciato corrompere dall'abbraccio della follia? In essa risiede il seme dell’intuizione. Senza un briciolo di pazzia che saremmo noi, se non alberi senza foglie? Secchi, rigidi, immobili. Le foglie sono per gli alberi ciò che per noi è la follia: il movimento, la linfa così come il frutto. L’evoluzione.
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