LA SPOSA GITANA di CARMEN MOLA

 La sposa gitana è il secondo romanzo di Carmen Mola  ̶  edito in Italia da Salani e tradotto da Sara Caravero  ̶  il primo, però, che ha come protagonista l’ispettrice Elena Blanco. In realtà Carmen Mola è lo pseudonimo utilizzato da tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Augustín Martínez che, con la pubblicazione del best seller La bestia sono diventati un caso paragonabile alla italiana Elena Ferrante.

In La sposa gitana ci si troverà ad indagare sulla morte di Susana Macaya, giovane donna di origini gitane, uccisa subito dopo il suo addio al nubilato.

Sette anni prima la sorella di Susana, Lara, era stata uccisa con le stesse modalità e l’assassino, il fotografo Miguel Vistas, si trova in carcere a scontare la sua condanna. Gli inquirenti devono capire se sono di fronte ad un serial killer  ̶  per cui da sette anni un innocente è in  carcere  ̶  o qualcuno che ha voluto emulare Miguel. Un caso che non è adatto alla polizia ordinaria ma alla BAC, una brigata speciale diretta da Elena Blanco, un’ispettrice che si ritrova a combattere anche contro i propri demoni personali.

In una lotta contro il tempo si intrecceranno le vicende delle sorelle Macaya e della loro famiglia; le vicende di un bambino rinchiuso in un magazzino e quelle dell’ispettrice Blanco in veste di madre. Per tutto il romanzo vi chiederete perché Carmen Mola ha deciso di intrecciare queste vicende, ma lo scoprirete solo alla fine, quando avrete la certezza che “bisogna sempre prendersi cura dei figli, persino quando non si è con loro”.





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