LA BIBLIOTECA DI PARIGI di JANET SKESLIEN CHARLES

Odile è giovanissima quando, nella Parigi del 1940, ha la possibilità di realizzare il suo sogno: lavorare all’American Library. Un romanzo affascinante questo di Janet Skeslien Charles, La biblioteca di Parigi, edito in Italia di Garzanti e tradotto da Roberta Scarabelli. Seguendo le vicende della giovane Odile a Parigi e dell’anziana Odile in Montana quarant’anni dopo, toccheremo con mano il potere salvifico dei libri, perché spesso l’unica cosa che può far dimenticare le preoccupazioni è “un buon libro”. Allo stesso tempo la scrittrice ci mostrerà che “leggere è pericoloso”, perché apre la mente e rende difficile accettare i soprusi. In una Parigi invasa dai nazisti, Odile metterà in pericolo la propria incolumità per continuare ad aiutare i lettori della American Library, perché “i libri sono aria fresca inalata per continuare a far battere il cuore, a fare immaginare il cervello, a tenere viva la speranza”. La Odile ormai anziana e trasferitasi negli Stati Uniti, per la precisione in Montana, aiuterà una giovane vicina di casa a superare il dolore per la perdita prematura della sua mamma, il tutto sempre attraverso il potere salvifico dei libri.

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