Come recita l'incipit di Anna Karenina "ogni famiglia infelice è infelice a modo suo" e quella protagonista di Le mezze verità di Elizabeth Jane Howard, sembra non avere alcun motivo per essere felice.
May Browne-Lacey ha sposato in seconde nozze il Colonnello Herbert e acquistato per lui una bruttissima casa nel Surrey. Oliver ed Elizabeth, figli di May, e Alice, figlia del Colonnello, sono ormai adulti e sentono la necessità di portare avanti le loro vite lontano dalla lugubre casa di famiglia del Surrey.
In realtà il Colonnello è una persona terribile, egoista ed egocentrico, determinato a far sì che la vita in seno alla sua famiglia si svolga come è maggiormente congeniale ai suoi piaceri personali.
Alice, sua figlia, mal tollerando la vita con un siffatto genitore e sebbene provi pietà per la povera May, preferisce un matrimonio senza amore, piuttosto che restare a vivere sotto lo stesso tetto col padre. Anche Oliver ed Elizabeth, nonostante l'amore verso la loro mamma, preferiscono restare lontani, a Londra, dove possono fingere che la madre viva un matrimonio sereno ed appagante.
Elizabeth Jane Howard, famosa per la saga dei Cazalet, dimostra, se ancora non si fosse compreso, nel romanzo Le mezze verità la capacità di scandagliare l'animo umano e i rapporti familiari, alla cui base spesso vi è il non-detto.
Il rapporto tra May e il Colonnello e con i loro figli è ricco di omertà, di volontà di nascondere la verità, a volte per non ferire gli altri familiari, ma anche per sembrare migliori di quello che si è. Ma la verità prima o poi viene a galla e quando succede in maniera violenta e inaspettata rompe gli argini, rischiando di travolgere tutte le persone coinvolte.
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