Carnaio di Giulio Cavalli, edito da Fandango libri

A DF, che potremmo identificare come un qualsiasi paesino della costa,  un pescatore trova un cadavere che è rimasto per giorni in acqua e potrebbe essere provenuto da qualsiasi luogo. Da quel momento i ritrovamenti di cadaveri di uomini tutti uguali aumentano esponenzialmente, divenendo una vera e propria marea.
DF sembra incarnare nella sua popolazione tutti i vizi e le virtù che possiamo trovare ovunque in Italia. Questo riconoscersi in DF, porterà Roma a negare un aiuto concreto al sindaco della cittadina, quando questi non saprà come affrontare la marea umana che sta distruggendo la vita della sua popolazione. DF diventerà inevitabilmente "il centro del mondo che scivola verso l'orrore".
Devo ammettere che ho letto questo romanzo con grande difficoltà, con pause molto lunghe tra una lettura e l'altra e un forte senso di angoscia ogni volta che pensavo di doverlo leggere. Ho trovato la storia artificiosa e il finale scontato, quasi la soluzione di comodo per evitare che la narrazione sfuggisse dalle mani dello scrittore. Immagino che Giulio Cavalli volesse trasmettere un messaggio forte al lettore, ma a me è rimasto solo il senso di fastidio e orrore legato alla lettura.

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