Mauro Giancaspro, uomo di grande cultura e altrettanta ironia, è stato direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli per diciannove anni; per due anni ha ricoperto anche il ruolo di custode giudiziario della Biblioteca dei Girolamini in seguito al sequestro della biblioteca stessa da parte delle autorità giudiziarie. Il morbo di Gutenberg era in realtà uscito nel 2003 per i tipi dell’Ancora del Mediterraneo e uscito nel marzo 2021 in una nuova edizione per la casa editrice Homo Scrivens. Un libro che, come scrive Aldo Putignano, è “una festa per il libro e i suoi irriducibili sostenitori”, ma che in questa nuova edizione diventa anche “un viaggio nell’incubo: il racconto di uno dei più grandi nazionali legati al mondo del libro, il saccheggio della Biblioteca dei Gerolamini”. Ammetto che non avevo mai letto nulla di Giancaspro, ma mi sono ripromessa di riempire questo vuoto.
Il morbo di Gutenberg, come ci spiega lo stesso Mauro, è una malattia che nasce con la stessa invenzione della stampa ed ha “tutte le nefaste caratteristiche che una malattia può avere” e può portarci al diventare bibliomani e a fare di tutto per possedere libri rari e preziosi: in pratica quello che è successo al direttore della Biblioteca dei Girolamini. In realtà, ogni bibliofilo si sentirà chiamare spesso in causa leggendo questo testo.
Quello di Giancaspro è anche un viaggio nella memoria che ci farà conoscere un Mauro giovane e poco incline alla lettura, se non a quella a cui era obbligato per motivi scolastici. Ma tutti i lettori forti hanno un momento in cui la lettura si rivela in tutta la sua bellezza e potrebbe accadere che governi la vita in maniera del tutto inaspettata.
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