LA BALLERINA DELLO ZAR di ADRIENNE SHARP

 Nella Russia dei Romanov la danza, tra tutte le arti, ha un posto privilegiato, dando la possibilità a chi si distingue di ascendere nel consenso della famiglia reale e di conseguenza nel successo e nella ricchezza.

Lo sa bene Mathilde Kschessinska, figlia più giovane del grande ballerino Felix Kschessinsky, che ha danzato per i Romanov per ben quarant’anni.

Il 23 marzo 1890 rappresenterà uno spartiacque nella vita della giovane Mathilde. La famiglia reale è accorsa al teatro Mariinskij per il saggio finale delle giovani allieve del corpo di ballo e come da tradizione segue una cena della scuola, allestita in onore dei Romanov. Lo zar Alessandro III fa in modo che suo figlio e suo erede al trono, Nicola, sieda accanto alla ballerina più promettente, appunto Mathilde. Alessandro III vuole portare avanti la tradizione di famiglia secondo la quale gli uomini Romanov e, in generale, gli appartenenti all’aristocrazia scelgono le proprie amanti tra le ballerine di danza classica. Sebbene giovane Mathilde si rende conto subito di cosa voglia dire diventare l’amante dell’erede al trono e farà di tutto per attirare a sé Nicola.

La giovane ballerina deve però fare i conti con un ostacolo arduo da superare: la timidezza dello zarevič. Eppure riuscirà in parte a scalfirla, giocando d’anticipo, facendo in modo da non essere mai dimenticata da Nicola, neanche quando diverrà zar.

Mathilde sarà, per tutta la vita, una donna astiosa e crudele che farà pesare a tutti, anche alla sua stessa famiglia, il suo legame con i Romanov. Ma nel momento di estremo dolore, durante la rivoluzione d’Ottobre e l’abdicazione dello zar, riceverà una grande lezione di vita dalla zarina, la donna che  ha odiato per buona parte della sua esistenza.

Un romanzo storico che riesce a farci comprendere quanto è diversa la vita dei russi prima e dopo la rivoluzione d’Ottobre, accompagnandoci nella vita di coloro che hanno vissuto in prima persona questi cambiamenti.



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