La solitudine e delle ferite troppo profonde che stentano a rimarginarsi possono spingersi in qualsiasi direzione, anche laddove il buon senso ci direbbe di non inoltrarci. In un romanzo al limite del paradosso, dove non si capisce dove sia il confine tra invenzione e realtà, anzi dove tutto quello che leggiamo appare palesemente frutto della fantasia e non la ricostruzione di una possibile realtà, cinque persone con vite al limite vivranno esperienze surreali. Saranno scelti da Ermete, un anziano in sedia a rotelle, che si autodefinisce il Mago, per ricostruire un vero e proprio mazzo dei Tarocchi. Un romanzo, questo, in cui il caos regna sovrano, dove i fili della narrazione non sembrano mai dipanarsi, ma intrecciarsi sempre di più, in un vero e proprio caos narrativo.
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