Conosciamo tutti il romanzo Di Bram Stoker, Dracula: per averlo letto, per averne sentito parlare, per aver visto gli adattamenti cinematografici.
Dracke Stoker, discendente diretto dell'autore di Dracula, e J. D. Stoker, scrittore americano, con il loro romanzo, Dracul, cercano di rispondere alla domanda che da sempre ci poniamo pensando a Dracula: quanto c'è di vero?
Dopo una ricerca bibliografica minuziosa, facilitati dai diari scritti da Bram, ci mostrano quello che sarebbe accaduto nella vita di Stoker, portandolo poi a scrivere il romanzo che gli ha regalato un imperituro successo.
Bram Stoker è stato un bambino malaticcio e debole, vivendo praticamente a letto fino ai sette anni. Affidato soprattutto alle cure di tata Ellen che si è rivelata un pilastro per l'intera famiglia e per i fratelli e le sorelle di Bram, soprattutto per Matilda e Thornley. Improvvisamente la tata ha abbandonato la famiglia Stoker, come se in questo modo volesse salvarli da un male che conosceva solo lei, e che probabilmente avevano risvegliato Bram e Matilda con le loro incursioni notturne. Non prima, però, di aver curato Bram, laddove la medicina tradizionale sembrava fallire.
Divenuti adulti, i fratelli Stoker sentono la necessità di chiudere un cerchio e di dare un senso ad episodi della loro vita che sembrano non averne, cercando la donna che tanto aveva fatto per loro.
Andranno incontro a vicende straordinarie, difficili anche da raccontare.
Se leggendo Dracul penserete che i due scrittori, al pari di Bram Stoker, posseggono una grande fantasia e un'ottima capacità affabulatoria, arrivati all'epilogo finalmente avrete una risposta e capirete se c'è o meno qualcosa di vero in Dracula.
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