Il professor Mario Ruoppolo, all'inizio del nuovo anno scolastico, si ritrova ad insegnare in una scuola nel rione Siberia, a Napoli. La classe che gli viene affidata è la Terza G. Recatosi in classe, troverà ad attenderlo una pila di temi, ma degli alunni nessuna traccia. All'appello risulteranno tutti assenti. Assenti senza giustificazione, così come recita il titolo. Ma se, insieme al professor Ruoppolo, scorrerete l'appello, vi troverete davanti a tante vittime innocenti delle mafie. Siete ancora convinti che i mafiosi hanno un codice d'onore? Che per loro i bambini sono sacri? Allora leggete i temi di questi bambini e avrete la certezza, se mai ce ne fosse bisogno, che la mafia, tutte le mafie, sono "una montagna di merda".
Rosario Esposito La Rossa è un figlio di Napoli e di Scampia, un ragazzo che ha scoperto troppo presto il dolore imposto e provocato dalle mafie. Un "dolore che non svanisce mai" il suo, come quello di tante famiglie colpite dalle mafie. Rosario ha voluto trasformare il suo dolore "in energia positiva". Libraio ed editore, ha dato, con la nascita della Scugnizzeria, un posto sicuro, di aggregazione e cultura ai giovani di un quartiere difficile. Un libro, questo di Rosario, che mi ha emozionata fino alle lacrime e mi ha svegliata da una sorta di rassegnato torpore. Non possiamo permetterci che svanisca la memoria, ma dobbiamo leggere e rileggere le lettere di queste vittime innocenti, diffonderle, farle memorizzare dai nostri bambini e ragazzi perché non si può far finta di nulla e voltarsi dall'altra parte. E Rosario Esposito La Rossa ce lo insegna non solo con le parole ma anche e soprattutto con le azioni, che lo vedono combattere in prima fila contro il cancro della mafia.
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