Il 1916, per gli Stati Uniti, rappresenta un anno di cambiamenti, soprattutto culturali. Il jazz, che fino a quel momento era rimasto relegato nei quartieri neri, uscirà ad invadere pacificamente gli Stati Uniti, superando le distinzioni razziali o sociali ed economiche.
L'Europa, invece, nel 1916 è in pieno conflitto mondiale e vive in un mondo, il suo, completamente sconvolto.
In New York 1916 edito da Neri Pozza Editore, Beatrice Colin ci mostra due aspetti della stessa medaglia, ma che sono legati inevitabilmente. L'Europa e l'America non possono prescindere da quello che accade all'altra.
Monroe Simonov è un venditore di canzoni, ma anche un musicista e un compositore nato su una nave di emigranti proveniente dalla Biellorussia. Inez Kennedy è una ricca ragazza proveniente dal Midwest, che per sfuggire alla vita che hanno scelto per lei i suoi genitori, decide di lavorare come modella in un grande magazzino di New York, cercando di realizzare il suo sogno di diventare una ballerina oppure una stella del cinema.
I due giovani si innamoreranno e si ameranno follemente, ma il loro è un amore triste ed incompiuto, che li porterà ad allontanarsi e a prendere strade completamente diverse.
La Colin ci racconterà anche la vita di Anna Denisovia, una affascinante intellettuale russa che dovrà scappare dalla sua patria verso gli Stati Uniti. Arrivata a New York, attraverso le sue conferenze e i suoi articoli, mostrerà al mondo la Russia zarista, in attesa che venga rovesciato il potere dello zar. Ma dovrà fare i conti con una nuova realtà che fa più paura rispetto a quella da cui è scappata.
Quando anche gli Stati Uniti entreranno nel primo conflitto mondiale, le vite e le sorti dei tre personaggi saranno completamente sconvolte.
Questo della Colin è un romanzo che ci descrive accuratamente il periodo storico di riferimento, con un linguaggio diretto e semplice, affrontando temi importanti senza essere mai pesante. Eppure, a volte, si ha la sensazione che l'autrice abbia fretta di passare all'episodio successivo, facendoci così perdere alcuni passaggi importanti nel susseguirsi della vicenda.
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