Elogio di san Gennaro di Pietro Treccagnoli, edito da Langella Edizioni

 Quando si pensa alla città di Napoli non si può prescindere dal suo protettore: san Gennaro. Ogni napoletano che si rispetti, così come Pietro Treccagnoli, ha un rapporto diverso col santo. Non bisogna essere, necessariamente, dei ferventi cattolici per rivolgersi al santo.

Come afferma Treccagnoli nel suo Elogio di san Gennaro, in questa nuova edizione riveduta e corretta ed edita da Langella Edizioni, "è inquietante e allo stesso tempo rassicurante, lo è più di ogni altro patrono" e tutti, appunto a prescindere dalla propria fede o dall'essere razionali e razionalisti, aspettano il 19 settembre con trepidazione, affinché il miracolo dello scioglimento del sangue di san Gennaro si ripeta.

Pietro dichiara che il suo testo, così come recita il titolo, è solo "un semplice elogio" che però ha un compito grave e se vogliamo gravoso, ovvero a lui sono affidate "la speranza di un mondo migliore, in modo primitivo e fanciullesco".

Quindi l'autore non vuole, con questo testo, raccontare la storia di san Gennaro, ma riesce a far comprendere quanto forte sia il rapporto tra la città di Napoli e il suo protettore, un rapporto evidente in ogni punto della città. Se non ci credete vi invito a guardare le foto, del bravissimo Sergio Siano, inserite nel libro.

E se avete amici stranieri a cui volete spiegare il rapporto tra san Gennaro e la sua Napoli, vi basta girare la copia che avete tra le mani e troverete il testo di Treccagnoli tradotto in inglese.

Anche questa volta le Langella Edizioni hanno fatto la differenza.



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