Un testo, questo di Carabbia, che mi ha lasciata perplessa e che non sono riuscita a terminare perché mi ha procurato un vero e proprio fastidio.
Giovanni Succi, protagonista di questo romanzo, è nato a Cesenatico a metà dell'Ottocento. Sebbene fosse nato in una terra di grandi mangiatori, Giovanni diventerà famoso per essere un grande digiunatore, girando il mondo grazie a questa sua "professione".
Per scrivere questo romanzo Carabba parte da una storia vera, che a mio avviso sarebbe dovuta restare nel dimenticatoio. Nella nostra società l'apparenza è tutto, soprattutto quella legata a corpi perfetti, che si raggiungono spesso e volentieri con lunghi digiuni, che hanno effetti devastanti sulla psiche e sul fisico di tante persone, soprattutto sui più giovani.
Era proprio necessario riportare a galla questa vicenda? A mio avviso ne avremmo potuto fare a meno, soprattutto se pensiamo al linguaggio ammiccante e propagandistico utilizzato da Carabbia.
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