Strane creature di Tracy Chevalier, edito da Neri Pozza

 Quando il fratello è pronto a sposarsi, le tre sorelle Philpot, tutte e tre nubili e ormai senza la protezione dei genitori, decidono di abbandonare la casa paterna a Londra, per evitare di imporre la loro presenza alla cognata. Stabiliscono, così, la loro dimora a Lyme, piccolo villaggio sulla costa meridionale inglese, nel Sussex.

Nel 1811 Lyme è una cittadina tranquilla e le tre sorelle londinesi sono un piacevole diversivo in un ambiente così anonimo e solitario.

La maggiore delle sorelle, Elizabeth, che dovrebbe essere una triste zitella, che ormai a venticinque anni non ha alcuna possibilità di sposarsi, è invece una donna colta, indipendente e serena. Adora recarsi sulla spiaggia con qualsiasi clima alla ricerca di "strane creature". Sua compagna di ricerche sarà la giovanissima Mary Anning, figlia dell'ebanista, anch'ella indipendente e libera e che aiuta l'economia familiare cercando e rivendendo fossili.

La passione per i fossili legherà la vita di queste due donne così diverse tra loro, facendole apparire agli occhi di una società estremamente maschilista come quella inglese del Diciannovesimo secolo, come eccessivamente stravaganti.

Per la stesura di questo romanzo, Tracy Chevalier si è ispirata alla vera Mary Anning, che a Lyme Bay portò alla luce il primo ittosauro, favorendo così la svolta negli studi sull'evoluzione, che trovarono compimento nel 1859 con la pubblicazione dell'Origine della specie di Darwin.

Sebbene avessi questo romanzo nella mia libreria da un po' di tempo, non mi decidevo a leggerlo perché avevo trovato abbastanza noioso La ragazza con l'orecchino di perla della stessa Chevalier. Ma quando la mia amica Rita Pino, che lo stava leggendo, mi ha telefonata entusiasta invitandomi a leggerlo perché era un romanzo fresco e "azzurro", non ho resistito. Devo ammettere che non me ne sono pentita affatto. 

Strane creature è un romanzo che affronta, in parallelo, diverse tematiche interessanti. Nulla di più stimolante  di una società estremamente maschilista, che permette alle donne di studiare ma le ghettizza quando lo fanno, dovendo addirittura ad una donna, per giunta una popolana, tutta una serie di scoperte che hanno proiettato l'umanità verso la modernità e lontano da credenze religiose radicate.



2 commenti:

  1. Ti ringrazio per la citazione. Tu mi hai insegnato ad andare oltre e certi legami che affronti nei libri sono i nostri.
    Detto per inciso le tue recensioni, orali e scritte, sono tra le poche che convincono

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    1. Ringrazio te, invece, perché sei tu che mi hai insegnato ad andare oltre.

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