I tre pugnali di Pietro Mormino, edito da Edizioni SO

 Come ci racconta Simone Berni nella Introduzione a I tre pugnali di Pietro Mormino, edito da Edizioni SO, senza la cura e l’attenzione di Roberto Pirani, Mormino sarebbe passato “alla storia solo come una delle vittime del Fascismo”. In effetti il 12 luglio del 1944 fu fucilato dalle SS tedesche insieme ad altre 66 persone che come lui erano recluse nel campo di concentramento di Fossoli.

Eppure, oltre alla sua tragica morte, Pietro Mormino era uno scrittore di romanzi polizieschi anche abbastanza prolifico, ma molti scritti con uno pseudonimo, per cui è complicato risalire a tutte le sue opere.

Simone Berni, in veste di editore delle Edizioni SO, ha deciso di dare la possibilità ai lettori italiani di leggere I tre pugnali di Mormino.

Un romanzo ambientato a  Roma durante il ventennio fascista. Daniele Santi è un uomo d’affari romano, proprietario tra l’altro di una banca e di un giornale; un uomo senza scrupoli e con pochi, pochissimi amici e tanti nemici che sarebbero davvero felici di vederlo morto. Quando sarà trovato morto, il commissario che si occupa delle indagini si convincerà subito di aver trovato il colpevole, conducendo gli interrogatori in modo davvero scontato. Grazie, però, al vice commissario, uomo curioso ed intelligente si riuscirà a trovare il colpevole.

Non voglio raccontarvi altro della trama, ma è un romanzo davvero particolare, che vi condurrà spesso fuori pista, ricco di ironia e genialità.



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