Nel 2020 la maledetta pandemia di Covid-19 ci ha portato via Luis Sepùlveda, immenso scrittore cileno diventato famoso nel 1992 grazie al suo romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Ma nel 1996 pubblicò anche Storia della gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, entrato velocemente nel cuore di grandi e piccini.
Pasquale Langella, con questa pubblicazione uscita a novembre 2022, si è posto nella “plurisecolare e nobile tradizione di trasportare in lingua napoletana grandi classici della letteratura mondiale”, come ci spiega Claudio Pennino nella Nota del traduttore.
Un lavoro certosino quello di Pennino, che ha cercato di evitare termini estremamente colloquiali, rispolverarne alcuni che sembra siano in disuso e soprattutto rispettare regole morfologiche e sintattiche, la cui mancanza priva il napoletano della sua dignità linguistica e letteraria. E allo stesso tempo di attenersi al testo originale, aiutato e coadiuvato da sua figlia Arianna, conservando la freschezza e l’originalità del testo di Sepùlveda.
La traduzione pubblicata da Langella è accurata sotto ogni punto di vista, con la copertina e le illustrazioni interne al testo realizzate magistralmente da Federica Ferri. Sergio Travi, amico prezioso delle Langella Edizioni, ha curato invece la revisione del testo.
Cercate motivi per non acquistarlo? Non ce ne sono!
Nessun commento:
Posta un commento
Apprezzo tantissimo il contributo dei miei lettori e li incoraggio sempre ad interagire.
Chiedo però di rispettare le seguenti norme:
- commenti senza fini commerciali;
- commenti pertinenti;
- senza pregiudizi e semplici da leggere;
- dai contenuti adatti a tutti