ESSERE FIGLIO DI OSCAR WILDE di VYVYAN HOLLAND





 Quando leggiamo gli scritti di Oscar Wilde pensiamo al grande scrittore che è stato e al dandy che ha pagato col carcere una vita libera. Spesso, però, dimentichiamo, o addirittura ignoriamo, che Wilde era anche un marito ed un padre. 

Un padre che amava i suoi figli, Cyril e Vyvyan, che a loro volta lo adoravano perché “in lui non c’era nulla del mostro che alcune persone hanno cercato di farlo diventare”. A ricordarci che i “14 aprile 1895, giorno di Pasqua, scoppiò la tempesta” è Vyvyan, secondogenito di Oscar Wilde, nel suo Essere figlio di Oscar Wilde, curato da suo figlio Merlin, tradotto in italiano da Lucia Matano ed edito da La Lepre Edizioni.

Vyvyan  ̶  che, in seguito allo scandalo che aveva colpito la sua famiglia, dovette cambiare il proprio cognome in Holland  ̶  cerca, in questo memoriale, dxi mettere ordine e di restituire la dignità brutalmente strappata a suo padre.

Cyrial, il fratello maggiore, scoprirà presto di quale reato sembra essersi macchiato il padre, ma cercherà di proteggere ad ogni costo il fratellino, che ne verrà a conoscenza solo dopo aver compiuto 18 anni.

Vyvyan ci racconta che il padre “viveva nel suo mondo, un mondo artificiale, in cui le uniche cose che contavano davvero erano l’arte e la bellezza in tutte le sue forme. Questo gli conferì quell’orrore della convenzionalità che alla fine lo distrusse”. 




Ma ad uscirne distrutta sarà anche la loro famiglia: i bambini non rivedranno mai più il padre e addirittura sarà vietato loro, dalla famiglia materna, di farne riferimento; la moglie di Wilde morirà prematuramente, ben prima dello scrittore stesso; Cyril perderà la vita durante il primo conflitto mondiale, dopo aver portato avanti per anni la sua missione personale, ovvero “riabilitare il nome della famiglia, superando tutte le debolezze e gli ostacoli con una grande forza di carattere”.

Un testo che pone la luce su tasselli mancanti nella conoscenza del lettore medio su Oscar Wilde; un testo necessario, che ci mostra il rovescio della medaglia. Se leggendo il De profundiis abbiamo potuto percepire il dolore che le accuse e il conseguente arresto hanno significato per Wilde, con questo memoriale scopriamo, invece, quanto ha significato per sua moglie e i propri figli, lasciando a volte in ombra l’artefice principale di questa grande tragedia.



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