Rosario Esposito La Rossa è nato e cresciuto a Scampia, in un territorio particolare, dove per anni è stato più facile essere assoldato dalla camorra, che trovare rifugio e protezione nello Stato.
Rosario si è scontrato troppo presto col dolore di essere diversi, perché da sempre ha cercato svago e rifugio nei libri. Un amore forte quello per i libri che lo portava ad attraversare la città pur di acquistarne; un amore, però, che doveva nascondere perché: “chi leggeva era un coglione, un secchione, uno che doveva essere riempito di botte”.
Allo stesso tempo ha dovuto fare i conti con una perdita dolorosa: il cugino, Antonio Landieri, prematura vittima innocente di mafia eppure accusato, post mortem, di essere uno spacciatore di livello internazionale. Da quel momento Rosario ha avuto un solo obiettivo: “far fiorire il sangue innocente di mio cugino dall’asfalto di Scampia”.
Rosario lotta da tutta la vita, mai solo, sempre accanto alla sua Lena che ha sempre visto un sognatore dove gli altri vedevano un pazzo.
Ha vinto tante battaglie nella sua vita, ha realizzato tanti sogni, laddove prima si spacciava droga, adesso si spacciano libri.
La mia recensione di queste “memorie” di Rosario non può che essere riduttiva. Se volete conoscere l’uomo che, a soli 34 anni, è Cavaliere della Repubblica, direttore editoriale della Marotta & Cafiero editori e della Coppola editore, imprenditore del Sud non dovete far altro che leggere le sue parole e andarlo a trovare a Scampia.
Nessun commento:
Posta un commento
Apprezzo tantissimo il contributo dei miei lettori e li incoraggio sempre ad interagire.
Chiedo però di rispettare le seguenti norme:
- commenti senza fini commerciali;
- commenti pertinenti;
- senza pregiudizi e semplici da leggere;
- dai contenuti adatti a tutti