Sono giorni che provo a scrivere una recensione per questo testo, ma a volte è difficile riuscire ad essere freddi e distaccati nei confronti di alcuni libri. Ogni bibliofilo ha uno o più libri che può definire del cuore o dell'anima, come preferite. Uno di essi per me è proprio questo saggio di Luigi Mascheroni. Il sottotitolo è: Ritratti d'autore dei peggiori bibliofili d'Italia. In questo modo credo che sia chiaro a tutti l'argomento di questo saggio, ma vorrei raccontarvi perché è un libro dell'anima per me.
Nel dicembre del 2012 mi trovavo alla fiera della media e piccola editoria di Roma, Più libri più liberi, come addetta ai lavori allo stand della Gaus editore, di cui all'epoca ero direttore editoriale. Si ferma allo stand un signore che si presenta come Bruno Baronchelli e mi chiede notizie sui libri fantastici pubblicati quell'anno dalla nostra casa editrice. Chiacchieriamo un po' e mi racconta che è un collezionista di fantasy e che una casa editrice presente in fiera ha pubblicato un libro sui maggiori bibliofili e collezionisti italiani. Nel caos della fiera mi sfuggono i dati necessari per cercare il libro e solo dopo un mese riesco a capire che è il libro di Mascheroni e, dopo averlo letto, comprendo anche l'occasione persa: avrei potuto porgli mille domande e invece non avevo compreso chi avevo davanti.
Scegliere i libri è un'arte, collezionarli una follia l'ho divorato in pochissimo tempo, studiando il libro come non facevo dai tempi dell'università e passando da Umberto Eco ed Andreotti a Baronchelli e Simone Berni a Dell'Utri e Kerbaker solo per citare alcuni dei maggiori bibliofili e collezionisti italiani di cui si parla nel libro. Da quel momento il mio orizzonte letterario si è allargato, ho scoperto autori e libri che non conoscevo e ho capito di non essere solo un'accumulatrice di libri ma una bibliofila e una collezionista. Ma soprattutto ho capito di essere in ottima compagnia di persone che come me adorano i libri.
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