LORO di MAXIME CHATTAM
Maxime Chattam nel suo romanzo Loro – la prima indagine di Ludivine Vancker, edito in Italai da Salani e tradotto da Giovanni Zucca ̶ ci farà toccare con mano che “la violenza è un buco nero, che risucchia tutto quello che trova sul suo cammino”.
Ludivine Vancker e Alexis Timée, agenti della Sezione Ricerche della Gendarmeria di Parigi, si trovano a fare i conti con delitti che avvengono in zone diverse della Francia e che apparentemente sembrano slegati tra loro. In un primo momento individuano due serial killer: la Bestia, che lascia sui corpi delle vittime morsi enormi che non appartengono né ad un uomo né ad un animale; il Fantasma, che non lascia di sé nessuna traccia.
Entrambi, però, sembrano firmare i loro delitti con un simbolo: *e. Quando questo simbolo comparirà altrove e i due gendarmi si renderanno conto di essere davanti ad una rete di serial killer, dovranno necessariamente rivolgersi al criminologo Richard Mikelis, non solo in grado di scovare gli assassini, ma di pensare come “loro”.
Sebbene il romanzo mi sia piaciuto molto ho delle rimostranze nei riguardi della traduzione e dell’editing, alcune frasi sembrano per nulla curate e invece di rendere perfettamente la scena che descrivono, lasciano una idea generale di situazione grossolana. Un vero peccato.
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