La faccia delle nuvole di Erri De Luca, edito da Feltrinelli

In un momento storico, come quello che stiamo vivendo, in cui troppo spesso si parla di migranti, profughi e di Sud con un odio e un rancore spesso incomprensibili, Erri De Luca ci fa toccare con mano il dolore di sentirsi "respinti e sconosciuti dal proprio luogo di origine". E lo fa ideando una commedia - da intendersi nel senso classico del termine - che ha per protagonisti Miriàm e Iosèf, ovvero Maria e Giuseppe, ricordandoci che anche Gesù era un profugo, così come ce lo racconta lo stesso Iosèf: "sono contento che il figlio è nato qua ma gli sto dando già l'eredità di profugo".
Un libro, questo di De Luca, che tocca le corde più profonde del nostro animo, che porta alla luce le brutture della nostra epoca, ricordandoci invece di "tempi in cui un paese favoriva i flussi migratori di forza lavoro, che aumentavano la produzione e la prosperità. A quel tempo non esistevano pregiudizi razziali e discriminazioni sul colore della pelle".

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