L'altra metà delle fiabe, a cura di Antonella Castello, edito da ABEditore

Per chi come me è vissuto con le fiabe della Disney è stato davvero difficile accettare che le versioni originali non fossero quelle, che gli artefici di quelle fiabe tanto amate erano Charles Perrault e i F.lli Grimm. Beh, non è proprio così. L'origine delle fiabe quali La Bella addormentata nel bosco, Il gatto con gli stivali e Cenerentola sono italiane, anzi partenopee.
All'inizio dell'600 Giambattista Basile scriveva Lo cunto de li cunti, mettendo per iscritto, nel dialetto napoletano, le storielle che circolavano oralmente. Fiabe o storie, come preferite, che nascevano con l'intento di allietare un pubblico adulto, soprattutto quello della corte napoletana. Alla fine del XVII secolo Perrault, nella raccolta I racconti di mamma Oca, partiva dalle fiabe di Basile adattandole per un pubblico di bambini.
Antonella Castello in questo volumetto, che attirerà la vostra attenzione sicuramente già dalla copertina, ha raccolto tre fiabe - Cenerentola, Il gatto con gli stivali, La Bella addormentata nel bosco - sia nella versione di Basile che in quella di Perrault. Il suo intento non sarà un confronto filologico tra le due versioni, ma il mostrare anche l'anima meno dolce delle fiabe, la parte più oscura, dove i pregi e i difetti dell'umanità vengono evidenziati senza filtri.

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