L'intervista La verità sulle trame ordite contro il curatore della TAV di Michael Weinberg, edito da Graus Edizioni

 In tutti i tribunali italiani potete leggere a caratteri cubitali: "La legge è uguale per tutti". Eppure sembra non essere così sempre: a volte c'è bisogno di tempo per far sì che la giustizia faccia il suo corso. E quando ci sono interessi economici e politici in ballo, ci vuole un attimo perché la situazione si complichi.

Michael Weinberg, dottore commercialista esperto in liquidazioni concorsuali, di società sottoposte a fallimento o concordato preventivo, sapeva che il suo lavoro gli avrebbe procurato dei nemici, ma non al punto da vedere stravolta la sua vita privata e dover addirittura lasciare l'Italia.

Ma quando, nel gennaio 2013, la società appaltatrice della TAV è fallita, Michael è stato indagato perché accusato di aver favorito i propri interessi personali mentre era alla conduzione dei lavori di cui era curatore. A quel punto una valanga di fango gli è piombata addosso, distruggendo ogni aspetto della sua vita. E sebbene dopo anni di lotta sia riuscito a far sentire la sua voce e si è appurato che i fatti di cui era accusato non sussistevano, era troppo doloroso restare qui.

Adriano, giornalista impiegato in casi insoluti, ha portato avanti una vera e propria indagine su Weinberg e i fatti che lo hanno visto coinvolto. Convinto dell'innocenza di Michael lo ha cercato e con lui, in questa lunga intervista edita da Graus Edizioni, ha ricostruito nei minimi dettagli la vicenda giudiziaria, perchè "il fango, quando secca, te lo scrolli di dosso".



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