Quando pensiamo a Patti Smith vediamo un'icona della musica mondiale; un'artista le cui canzoni conoscono e cantano tutti, senza distinzione d'età o di nazionalità. Ma quanto conosciamo Patti Smith? Quanto sappiamo davvero del percorso che l'ha portata a diventare la sacerdotessa del rock?
Confesso che non conoscevo il percorso artistico e personale della Smith al di là delle canzoni che l'hanno resa immortale. Patrizia De Rossi nella biografia edita da Diarkos, Patti Smith La forza della parola, ce lo mostra in un testo che risulta piacevole dalle prime pagine, senza diventare mai noioso come avviene spesso nelle biografie perché, come ci svela Massimo Cotto nella Prefazione: Patrizia De Rossi è stata impeccabile nel raccontarla a brandelli, non in un unico flusso". Conosceremo così la cantante, la poetessa, la scrittrice e la fotografa, ma anche la Patti privata. Una donna che ha sofferto tanto, affrontando tante difficoltà nella vita; ma ha anche amato ed è stata amata, rinunciando alla carriera per amore verso il marito e i figli; riuscendo a riprenderla in mano, come se non fosse trascorso neanche un giorno, quando, rimasta vedova, ha dovuto crescere i suoi bambini da sola.
La Smith, però, non ha mai smesso di scrivere, non solo canzoni, ma anche poesie e testi in prosa, convinta che "la religione prevede continuamente l'esclusione di qualcuno, mentre l'arte e la musica non escludono mai nessuno e per questo motivo sono la nuova risposta alla religione".
Una vita, la sua, basata sull'arte e sulla poesia e sulla parola, motore non solo della sua vita artistica ma anche di quella privata.
Da queste pagine traspare una donna intelligente e colta; un'autodidatta a cui la vita e i libri hanno insegnato tanto, assorbendo come una spugna tutto quello che leggeva, ascoltava e guardava. Capace di rielaborare le sue conoscenze al momento opportuno, ma restando sempre fedele a se stessa. Ma Patti Smith non è l'unica protagonista di questa biografia; deve condividere la scena con due città fondamentali nella sua formazione umana ed artistica: New York e Parigi.
La prima è la città dove conosce Bob Dylan e Robert Mapplethorpe, l'uomo con cui il sodalizio artistico e privato durerà anche dopo la sua morte; ma anche la città dove scopre quale sarà il suo percorso di vita, apprendendo che, per lei, la musica non può prescindere dalla poesia. Parigi è la città dove ripercorre le strade lungo le quali si sono mossi e hanno operato Picasso e Rimbaud, ma anche gli altri artisti e i poeti maledetti che le hanno fatto comprendere che l'arte sarebbe stata sempre centrale nella sua vita.
Un libro, questo della De Rossi, che vi farà amare, se è possibile, ancora di più la Smith, facendovi conoscere la donna, la grande donna dietro l'artista. Una donna che non riesce a guardare impassibile le ingiustizie del mondo, ma che deve fare necessariamente qualcosa. Cosa? Beh, leggete la biografia.
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