Jacqueline Kennedy Onassis di Barbara Learning, edito da Odoya

 Jacqueline Kennedy Onassis è una delle donne più ammirate e anche odiate al mondo. Ognuno ha una sua idea su di lei e sulla sua vita, tutti hanno un parere forte, determinato da fatti "oggettivi", eppure quanti tra noi possono dire di averla conosciuta davvero, se non attraverso quello che i media ci hanno raccontato?

La rappresentazione ideale dell'arrampicatrice sociale, che sposa un uomo più grande di lei che ama il sesso e le donne e che si sa non le potrà mai essere fedele. Un uomo che d'altro canto la sposa per mera convenienza politica; una donna colta, bella, di una bellezza non appariscente, e cattolica: la donna ideale per aiutarlo nell'ascesa alla Casa Bianca. Eppure Jackie non ha un attimo di cedimento nell'accettare di diventare la signora Kennedy. 

E quando ormai è sola, vedova, con due bambini da crescere quale soluzione migliore che sposare Aristotele Onassiss, uno degli uomini più ricchi al mondo in quel momento, forse addirittura il più ricco?

Non so voi, ma io ho letto centinaia, forse migliaia di pagine sul presidente Kennedy; sulla sua famiglia; sulla sua morte e sui complotti dietro al su attentato; sul suo rapporto controverso con le amanti, una fra tutte Marilyn Monroe; sulla stessa Jacqueline. Ma ad onor del vero, sebbene abbia letto saggi e romanzi scritti da autori differenti in epoche diverse, mi è sembrato di leggere sempre le stesse cose, scritte addirittura dalla stessa mano.

Per questo motivo quando ho iniziato la lettura di questa biografia di Jacqueline Kennedy Onassis ho storto il naso. Eppure, finalmente, la casa editrice Odoya e l'autrice della biografia, Barbara Learning, ci hanno dato la possibilità di scoprire altro su Jackie, forse di darci la possibilità di capire  che dietro il glamour e la ricchezza c'era altro.

La morte di un familiare non è mai un evento facile da accettare, digerire e superare, ma se addirittura tuo marito viene sparato da un cecchino e tu ti ritrovi a cercare di tenergli il cervello all'interno del cranio esploso, allora, è quasi impossibile superarlo.

Jackie ha sofferto per gran parte della sua vita di Disturbo Post-Traumatico da Stress. Quando, nel 1963, è stato assassinato il presidente Kennedy, questo disturbo non aveva ancora un nome ed in realtà non veniva riconosciuto da nessuno. Jacqueline è stata accusata di voler fare la vittima, di essere una complottista, di non voler superare la cosa perché dal punto di vista mediatico le faceva più comodo. Quando dopo l'assassinio del cognato Bob, l'unico che forse la capiva davvero, ha cercato protezione in Onassis, è stata accusata di aver voltato pagina troppo presto, di aver dimenticato Kennedy.

Se volete conoscere le sue paure, le sue angosce, le prove che ha dovuto superare e la serenità giunta ormai troppo tardi, dovete sicuramente leggere questa biografia, perché, come recita la copertina è davvero "la biografia mai raccontata".




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