Malafemmina di Liliana De Curtis e Matilde Amorosi, edito da Mondadori

 Sebbene la canzone Malafemmena faccia parte del repertorio della musica partenopea, è nota da tutti in Italia ma anche all'estero. Secondo la tradizione Totò scrisse questa canzone perché si era invaghito della giovanissima e bellissima Silvana Pampanini. Ma tutti sappiamo che spesso realtà e leggenda non sempre coincidono.

A svelare la verità a noi amanti di Totò come attore, ma anche come poeta , e restituire il posto che le spetta alla vera musa del principe Antonio De Curtis, ci ha pensato la sua unica figlia Liliana. Costei, con l'aiuto e il supporto di Matilde Amorosi, in questo romanzo, Malafemmena, come l'omonima canzone del padre, ci racconta della bellissima e straziante storia d'amore tra i suoi genitori. Un amore, il loro, nato contro la morale comune e il buon senso, ma sbocciato all'improvviso e più forte di qualsiasi impedimento.

 Un amore focoso, sensuale, anche troppo, quello tra il trentenne Totò e la quindicenne Diana. Una sensualità così forte e travolgente, che lo stesso Totò iniziò presto a pensare che un tale amore non potesse essere normale tra un marito e una moglie. Un rapporto, il loro, che di solito avevano due amanti.

Sebbene conoscessi superficialmente la vicenda amorosa tra Totò e Diana, questo romanzo mi ha letteralmente sconvolta e vi assicuro non in positivo. Diana, sebbene non avesse avuto una vita semplice, a 15 anni dimostrava di essere più matura rispetto alla sua età; questo però non ha potuto evitare che per tutta la vita la donna non riuscisse a riconoscere a se stessa valore, come se non meritasse altro che sofferenza, provocata soprattutto dall'uomo che amava.

Totò, d'altronde, nella vita reale era molto diverso dai personaggi che interpretava a teatro o al cinema. Da questo romanzo viene fuori l'immagine di un uomo egoista, egocentrico, geloso a tal punto da rasentare la psicopatia.

Non voglio svelarvi troppo, preferirei lo leggeste, ma se non volete cambiare idea su Totò, se non volete guardarlo con occhi diversi, vi consiglio di non leggerlo.



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