In un piccolo appartamento a Napoli vive la famiglia Schiattarella, composta da Gennaro e da sua moglie Concetta, i loro figli, la suocera Teresa e Pulcinella, il cucciolo di casa. Vivere in quella casa è come risiedere in una comune, sono necessari i turni per usare i servizi o semplicemente per fare colazione.
I personaggi di questo romanzo sono particolari, sopra le righe e in uno spazio ristretto come quello del loro appartamento è inevitabile che avvengano scene a dir poco comiche, ma allo stesso tempo grottesche. Ognuno di loro avverte la sua famiglia come un peso da doversi trascinare dietro inevitabilmente.
Quando Concetta, stanca dell'egoismo dimostrato dai suoi familiari decide di simulare la fuga di Pulcinella, aiuterà tutti loro a comprendere di non essere delle unità, ma di far parte di una famiglia e di dover agire di conseguenza.
Un romanzo, questo scritto da Marianna Scagliola ed edito da Graus Edizioni, ironico e divertente con alcuni spunti di riflessione. Una scrittura, quella della Scagliola, che mi ha ricordato molto lo stile di Pino Imperatore.
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