LA SUPPLENTE di CRISTINA FRASCA’

 Cristina Frasca’, nel suo romanzo La supplente edito da Garzanti, apre le porte al mondo della scuola a chi crede di conoscerlo bene e invece non ne sa nulla.

Anna ha trent’anni e come una italianissima Bridget Jones sembra non combinarne una giusta; ma a muovere la sua vita è la passione: quella verso la letteratura e verso l’insegnamento.

In un momento nel quale insegnare prevede un percorso tortuoso e astruso, non le sembra vero di aver ottenuto una supplenza annuale in un istituto tecnico. Sebbene sia consapevole di quanto siano invise agli studenti le sue discipline di insegnamento, Anna è armata di buona volontà.

Non vogli svelarvi troppo della trama, vi dico solo che seguiremo le vicende personali e lavorative della protagonista parteggiando per lei per tutto il tempo.

Come insegnante ho trovato la storia carina e credibile: la scuola italiana è ricca di docenti tipo L’attimo fuggente, che devono scontrarsi con la realtà, ma non si abbattono. A chi ha tanto da ridire sui docenti, la Frasca’ mostra che “questo non è un lavoro che si può fare in parte. È qualcosa che ti avvolge completamente e risucchia energie che non pensavi di avere”.



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