L’ISOLA DOVE VOLANO LE FEMMINE di MARTA LAMALFA

Ne il suo L’isola dove volano le femmine, edito da Neri Pozza, Marta Lamalfa ricorda e ripesca dall’oblio un evento realmente accaduto nella bellissima isola di Alicudi all’inizio del Novecento, rievocando ambientazioni oniriche e magiche. Caterina, una giovane donna di Alicudi, deve fare i conti con un dolore enorme: la perdita della sua gemella Maria, conscia che ormai la sua vita non sarà più la stessa, ma ricca di un dolore che non sa come bloccare; forse l’unica soluzione è quella di “stringerlo forte tra i capelli e lasciarlo là fermo, così che non riusciva più a risalire e pizzicarle gli occhi”. Un dolore che cerca di riempire così come le sue giornate che, invece, senza la sorella Maria sono ricche di un “silenzio che sa di sete”, sete di sapere cosa c’è al di là del mare, oltre un’isola che ormai le va stretta. E allora le arriverà, in maniera del tutto inaspettata, la soluzione per varcare quel mare che fa tanta paura, in compagnia delle majare, le streghe che vivono sull’isola. Ma senza saperlo Caterina non sarà la sola a vederle, perché un pane nero particolare prodotto sull’isola darà la possibilità a tutti gli abitanti di Alicudi di sognare, di veder sfumare come nebbia una realtà sempre più triste. Ma sapranno poi scegliere tra la realtà e il sogno.

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